Non un granché

Lo ammetto, le basse temperature non sono molto nelle mie corde. Se si trattasse di un freddo secco pure pure, ma sono sincera sono più primaverile ed estiva che invernale.

Un tempo, quando esistevano le quattro stagioni, non parlo di Vivaldi, né della pizza, per me Margherita tutta la vita, era diverso. Le apprezzavo di più. Mio padre diceva che scambiavo per freddo un alito di vento, chissà, papà è papà.

Ricordo una mattina, mamma disse che c’era una piacevolissima aria frizzantina, quanto farò tesoro di tutti questi momenti!

Ricordo Harrison Ford, ibernato e la cosa mi fece una certa impressione, che bello sentire la musica in sottofondo e la figlia della vicina che canta, mi viene voglia di cantare insieme a lei, ieri ho saputo una cosa che le è successa e mi si è gelato il sangue, ha solo sedici anni ed una malattia molto grave, non quella, la più temibile di tutte, ma un’artrite, ora comprendo tante cose e mi dispiace tantissimo perché di fronte a queste situazioni alzo le mani. Speriamo che possa guarire, il nome completo e specifico non lo ricordo.

Le iniezioni di cortisone credo facciano davvero tanto male. In più le sue difese immunitarie sono basse e allora cantiamo in coro e all’unisono gridiamo a gran voce, basta non vogliamo che possano accadere queste cose. Succedono, non possiamo farci nulla, ad ogni modo non posso fare a meno di pensare che ad ogni gelido inverno faccia seguito e segua la Primavera, proprio in tutti i sensi. Buonasera, amici ciao.