Il mio viaggio a Medjugorie Articolo lungo…

Correva l’anno 2012 o forse era il 2013, cominciamo bene!!! 😄😄😄

Mia zia A., la sorella più piccola della mia mamma, disse a papà che stava per partire per Medjugorie, si trattava di un viaggio organizzato chiaramente, turisti no Alpitour, ahia ahia ahiai, non avrebbe potuto essere diversamente. A papà venne il grande desiderio di parteciparvi e, dal momento che nel 2009 si ruppe il femore gliene capitarono di tutti i colori. Sbagliarono l’intervento, lo fece a Narni perché si trovava in Umbria. Quello fu uno spartiacque, da quel momento la sua vita cambiò. Fece la riabilitazione in un Lager, dove lo chiamarono mollaccione. Non mancò di precisare che nel suo corpo ci stava lui e che non era depresso. Aveva ragione papà. Altro che mollaccione. Se non gli avessero sostituito un’anca, allora ancora perfettamente sana, non solo non avrebbe potuto accompagnarmi all’altare…non avrei voluto nessun altro, non avrebbe più camminato ahimè. Perché questa lunga prefazione? Con i suoi trascorsi, non avrei mai e poi mai lasciato che i miei genitori andassero da soli, senza di me. Fui il loro angelo 😇 custode, ebbi financo il benestare di mio fratello, pensate un po’. 😁😁😁

Io non avevo mai progettato un viaggio simile, pur essendo molto religiosa. Mia madre accompagnava il marito, felice 😃 di viaggiare. È stata anche in Polonia con le sorelle, ma questa è un’altra storia.

Partimmo noi tre, papà e mamma mi regalarono il viaggio, sono onesta. Ero la loro ombra, avevo cura di loro, li coccolavo. Dormimmo nella stessa stanza. Io, di notte, urlavo e mio padre mi disse ma fai così anche a casa 🏡 povero Luciano, tuo marito, non si spaventa? No, ormai nemmeno ci fa più caso, sa che è una conseguenza dell’intervento terribile, avvenuto nel Maggio 2011.

Fatto sta che fu un viaggio magico. Sembrava di trovarsi in un’altra realtà. I colori del Cielo, la calma che promanava da ogni angolo, il senso di pace, i profumi, soprattutto quello della lavanda. Ancora mi sembra di sentirlo nelle narici a volte. Non ho immagini disponibili al momento ed è un vero peccato.

Una ragazza mi aveva fotografato accanto ad un Cristo enorme che perdeva lacrime, io piccina, accanto a Lui, con la maglietta di Susanna dei formaggini, sembravo una bambina 👧

Beatrice, una delle guide, mi aveva inviato le foto 📷 in una mail. Non sapevo di doverle scaricare e, ahimè, andarono perdute. Chiederò a zia Assunta se ha delle foto 📷 lei fu di servizio in quel viaggio, non era la prima volta che ci andava, ma stava sempre con noi.

Io avrei potuto fare con qualche difficoltà il cammino sulle rocce. C’era chi sceglieva di farlo a piedi nudi per espiare, avevo il terrore che papà potesse cadere. Una volta lo vidi per terra, in un terreno molto meno scosceso e sbiancai come un lenzuolo appena lavato. Si era appoggiato.

Lo scongiurai di non andare in quei due percorsi “accidentati”, particolarmente accidentati e non andai nemmeno io, per evitare che gli venisse il ghiribizzo di seguirmi.

Furono giorni magici ed indimenticabili. Di grande amore 💘 non mi sembrava vero di starmene con i miei genitori, eravamo in albergo. Dovevamo custodire gelosamente i documenti in modo particolare. Ce lo dissero al nostro arrivo, avremmo rischiato di non ripartire.

Insomma approfondii l’amicizia con Mauro, un ragazzo al quale avevano amputato una gamba, gli avevano fatto una protesi e naturalmente l’avevano sbagliata. Ti pareva.

Mi raccontò della sua ex moglie, mi perdevo nei suoi mille racconti, rischiava di morire per problemi al fegato, responsabili dell’amputazione. Scherzavamo e lui diceva di chiamarsi con un altro nome, quello del mio ex. Gli dissi occhio che mamma non può sentirlo nemmeno nominare. Per forza, ha fatto piangere 😢 la bambina 👧 e giù a ridere come due matti.

È nato ed è morto il 23 Luglio, il giorno di Santa Brigida, che lui tanto amava. Ha smesso di soffrire, quanto mi manca.

Ci siamo scambiati pizzini vocali a volontà. Diceva che la definizione che avevo trovato era geniale. Che sono un cavallo 🐎 di razza. Io? Ma ti senti bene Mauro? Che ti sei bevuto? Ore e ore a parlare di tutto, della vita, dell’amore, degli argomenti più disparati, una storia tristissima la sua, eppure non si crogiolava nel suo dolore..

Continua molto presto.

Fatemi riprendere fiato….quante emozioni…………..

Pubblicato da valy71

Sono appassionata di scrittura da sempre, cerco il mio posto nel mondo ed è proprio per questo motivo che ho deciso di approdare qui. La parola chiave del mio Blog è decisamente l'Amore, l'amore per la vita, in tutte le sue forme e nelle inevitabili diramazioni che la vita ci impone. La vita ci insegna anche quello che non vorremmo mai imparare, lo ripeteva spesso una persona che ho amato tanto, con tutto il cuore, una donna meravigliosa che ora ci osserva e ci protegge da lassù e sono certa che mi voglia bene, come io ne voglio a lei, la amerò per sempre, anche se il destino, che davvero ha molta più fantasia di noi, ha deciso di separare, per così dire, le nostre strade, ma per volersi bene, non basta che amarsi, anche se non ci si vede e non ci si sente più. Il mio dolce saluto arriva fino a lassù e la raggiunge. Le auguro di riposare in pace e di trovare quella felicità che nella vita ha saputo assaporare, nonostante le mille difficoltà che ha incontrato e superato brillantemente. Non fu subito amore a prima vista tra noi, ma abbiamo imparato a volerci bene e a rispettarci. Dove c'è rispetto, c'è amore! Valeria D'Andrea

23 pensieri riguardo “Il mio viaggio a Medjugorie Articolo lungo…

  1. Adoro adoro adoro……attendo il seguito perché come sai tutto ciò che è spiritiluale gode del mio massimo rispetto e…mi emoziona tanto, quindi grazie!!!

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    1. Vero, mi mancano tanto quegli anni, mi manca tantissimo il mio amico Mauro e il mio amato zio Antonio. Quando venne a Nettuno a salutarci, ebbi la netta sensazione che quella sarebbe stata l’ultima volta che lo avrei visto vivo. Perciò mi feci bella per lui e mi precipitai. Purtroppo avevo ragione 😭😭😭😭😭

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    2. Spero stia riposando in pace!
      Mia cugina, la figlia si arrabbiò molto con lui per la sua morte ed anche mia zia Carla, Davide mio cugino, il figlio maggiore, era incredulo. Purtroppo non aveva scampo. Mia cugina era in vacanza in Australia, si precipitò dai genitori, si arrabbiò con la madre, gliene disse di tutti i colori, ma li accompagnò a tutte le visite e rimase per tutto il tempo possibile. Fui io a dover dare la notizia a mamma, era il fratello e ricordo ancora che ero seduta sulla scala di casa, mamma piangeva disperatamente ed io con lei, abitavano ancora a Nettuno. Feci di tutto per consolarla, piangeva anche papà ed io con loro, fu un momento duro, ma lo vivemmo insieme. Perfino al funerale, mio fratello mi fece irritare. Era il 2 gennaio 2020 e il Covid c’era già, ma ancora non se ne parlava.
      Fu in quell’occasione che vidi Mauro per l’ultima volta e a settembre se ne andò mia cognata, il 23. Quando la mia amica Enza compì quarant’anni e nel farle gli auguri, dovetti darle la notizia. Mi rispose che bello compleanno, in campano, stava accompagnando la mamma in ospedale per la visita di controllo. Ebbe molto giovane un’ischemia cerebrale…..gioie e dolori si condividono con gli amici veri…..🤗🤗🤗🤗🤗🤗😉

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  2. Ho spesso pensato di andare a Medjugorie, c’è stato anche mio zio e mi dice che ne vale la pena, anche se il sito è stato molto “commercializzato” negli ultimi anni, per cui bisogna stare anche un po’ attenti e saper separare bene fede e portafoglio.
    🙂

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