Uh, l’elenco è lungo

Descrivi qualcosa che hai imparato alla scuola superiore.

Alle Scuole Superiori ho imparato molto, non solo perché studiavo tantissimo e mi piaceva. I primi tempi ero disperata, temevo di aver sbagliato scuola, ahimè, eppure l’ho scelta e infatti ho tenuto duro. Ho imparato a non arrendermi, che la giustizia è un concetto espresso spesso solo sulla carta. Ma, in quanto tale, non ha alcun valore. Si assegnavano voti sulla fiducia, ci dicevano che dovevamo ragionare, al punto che un giorno mi domandai se fossi stupida, me ne ero quasi convinta. La Prof. ssa di Matematica doveva essersi invaghita di mio padre. Gli diceva cose mirabolanti su di me, che ero una pietra preziosa, nientemeno, però in classe mi trattava malissimo. Ha popolato i miei sogni per anni, è stata con noi cinque anni interi. Non era solo il mio incubo. Poi insegnava anche Fisica, che gioia, non fosse stato per lei, magari l’avrei amata. Non mi dispiaceva affatto, ma prediligevo decisamente le materie umanistiche. Ho imparato che cosa fosse l’emarginazione e l’ho combattuta con tutte le mie forze, non solo per me stessa. Guerreggiavo con il Prof. di Latino e Greco. Avevo coraggio da vendere, i compagni di classe erano nel contempo i miei amici, la mia comitiva, due pesi e due misure li hanno sempre contraddistinti. Comparse e protagonisti, sono trascorsi più di trent’anni e sono rimasti tali e quali, proprio una massa di cantanti, tutti chiacchiere e distintivo, io aiutavo tutti, ma nel corso della vita ho compreso fin troppo bene che aiutare tutti non si può. Non voglio salvare il mondo, il mondo non vuole essere salvato da me, si salvi chi può, ma se potessi tornare indietro lo rifarei. È stata una grande scuola di vita.

Pubblicato da valy71

Sono appassionata di scrittura da sempre, cerco il mio posto nel mondo ed è proprio per questo motivo che ho deciso di approdare qui. La parola chiave del mio Blog è decisamente l'Amore, l'amore per la vita, in tutte le sue forme e nelle inevitabili diramazioni che la vita ci impone. La vita ci insegna anche quello che non vorremmo mai imparare, lo ripeteva spesso una persona che ho amato tanto, con tutto il cuore, una donna meravigliosa che ora ci osserva e ci protegge da lassù e sono certa che mi voglia bene, come io ne voglio a lei, la amerò per sempre, anche se il destino, che davvero ha molta più fantasia di noi, ha deciso di separare, per così dire, le nostre strade, ma per volersi bene, non basta che amarsi, anche se non ci si vede e non ci si sente più. Il mio dolce saluto arriva fino a lassù e la raggiunge. Le auguro di riposare in pace e di trovare quella felicità che nella vita ha saputo assaporare, nonostante le mille difficoltà che ha incontrato e superato brillantemente. Non fu subito amore a prima vista tra noi, ma abbiamo imparato a volerci bene e a rispettarci. Dove c'è rispetto, c'è amore! Valeria D'Andrea

14 pensieri riguardo “Uh, l’elenco è lungo

  1. bellissimi questi tuoi ricordi di vita, il nostro passato in qualche modo rivive sempre in noi, fra nostalgia e riflessioni che mutano nel corso degli anni. Io qualche anno fa avevo fatto una cena con quelli che un tempo erano i miei compagni di scuola, rivedersi dopo tantissimi anni mi aveva fatto un certo effetto, alcuni proprio non li conoscevo più, la vita ci cambia parecchio, e non solo nel fisico, spesso anche nelle idee, nei modi di fare…🤗🤗🤗🤗😉😉😉😊😊👍👍👍 buonanotte e buon venerdì dolcissima amica, che il sole scaldi i tuoi ricordi….🤗🤗🤗🤗❤❤❤👍👍😊

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  2. Io ho imparato tantissimo nel triennio delle superiori.
    Ho imparato ad avere fiducia in me stesso, a relazionarmi con le ragazze, ad essere un po’ meno timido, ad avere una capacità di critica verso il mondo circostante. Ed in più ho creato amicizie e conoscenze alcune delle quali durano ancora oggi.

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  3. Mannaggia, che sfortuna avere la prof di Mate odiosa per tutte le superiori, 😱. Un vero incubo!
    Già la materia non è molto simpatica, se poi c’è anche la prof odiosa diventa ancora più difficile.
    Ed in fatto di prof di Mate odiose ti capisco perfettamente, anche se quella che ho avuto io l’anno successivo è stata trasferita nella sede centrale.
    Senza girarci troppo intorno era una vera e propria stronza: bastava anche solo che ti voltavi per chiedere una penna in prestito che subito sclerava e si metteva a sbraitare.
    Nella mia scuola erano poche le persone che la trovavano simpatica mentre tutto il resto ce l’aveva “sullo stomaco”.
    Una vera gioia quando abbiamo saputo che non avrebbe più insegnato nella succursale dove andavo io, 😀.

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