Sono fortunata, lo sono sempre stata. Ho avuto una famiglia fantastica e quando ricevi tanto amore, ti viene automatico cercare di darne tanto perché c’è tanto bisogno di amore. Una mia amica me lo diceva continuamente. Mi diceva che sono fortunata e che lei non lo è, nemmeno fosse stata una colpa la mia, per non parlare di tutto l’amore che ho sempre donato a lei. Non è stata in grado di recepirlo, a parte il fatto che nulla ci piove dal Cielo così, anche i miracoli per avvenire hanno bisogno della nostra collaborazione, non possiamo stare comodamente adagiati sul divano 🛋 ad attendere che la manna scenda giù per noi. È un concetto che mi preme sottolineare. Dare amore e riceverlo. A me piace molto dare, forse anche più che ricevere. È chiaro che mi piaccia anche ricevere, non sono un monaco tibetano in odore di santità. Do con tutto il cuore ❤️ è chiaro che quando poi mi feriscono, mi ritiro, mi ritraggo su me stessa a leccarmi le ferite, dicendo kaì, kaì. Non viviamo in un mondo ideale e le incomprensioni sono all’ordine del giorno, dobbiamo difenderci, spesso proprio da chi non avremmo pensato mai ci avrebbe attaccato, ma è la volontà di superare il misunderstanding, il grande fraintendimento, che fa la differenza.
È chiaro che a forza di prendere calci ci si stanca e non si ha più tanta voglia di ragionare o di dire, ma sì dammene un altro che mi piace.
Proprio no.
Infatti quando il vigile se ne uscì con quella scusa meschina ed infelice della stanchezza dovuta al fatto che doveva accompagnare la mamma in discoteca, non gli diedi udienza.
Partii per Reggio Emilia ed ero piuttosto ferita e delusa. Poi continuò a cercarmi, illudendomi a più riprese e facendomi credere di voler tornare con me. Ci siamo rivisti, ma ad un certo punto mi resi conto che non aveva più nulla di nuovo da dirmi e mi annoiavo quando ci vedevamo.
Mi consegnò il regalo 🎁 che aveva preso per me. Una sorta di candela 🕯 che non era nemmeno una candela. Un oggetto non bene identificato che voleva essere o rappresentare per lo più un soprammobile, una sorta di portacenere con sopra una rosa di cera, aveva paura che si rovinasse.
Insomma, poi raggiunse l’apoteosi dicendomi che era davvero tanto tentato di tornare con me, ma proprio non ce la poteva fare. Nemmeno fossi stata una serial killer. Mi stancai dei suoi colpi di testa e lo invitai cortesemente a fare pace col cervello, sempre che ne possedesse uno.
Disse che ormai per lui era finita. Aveva deciso di chiudere con l’amore, eh sì ci ho proprio creduto. Dissi che se lui aveva chiuso con l’amore, io ero la prima ballerina dell’Opera, una frase molto gettonata di mia madre che ho fatto mia. Mia madre gli avrebbe volentieri tirato il collo, per forza disse Mauro, un mio carissimo amico, aveva fatto piangere 😢 la bambina.
La tirò per le lunghe dicendo che voleva rimanere mio amico. Gli restituii il favore dicendogli di non illudersi, non c’era più trippa per gatti e dopo avermi dato appuntamenti su appuntamenti, mi bidonò puntualmente. Si offese quando gli dissi che sarei andata in vacanza in Trentino, chiaramente capì che non sarei andata da sola. Ci mancherebbe altro, non avevo certo detto che mi sarei fatta suora. Era lui che mi aveva lasciata e sembrava intenzionato ad impedirmi di rimettermi in pista per così dire.
Un giorno gli telefonai, molto tempo dopo e mi trattò malissimo, mi disse che lo stavo disturbando e che era al lavoro, lui. Dovevo aver regolato male la mia palla di vetro. Ad ogni modo ci tenni a specificare che non lo avrei chiamato mai più e che era stato una chiavica come uomo, come ragazzo, come essere “umano”, come vigile, come persona e come amico, lui che voleva tanto esserlo. Gli dissi che gli amici non si comportano così. Lo salutai o forse no e gli chiusi il telefono in faccia. Da allora fortunatamente non l’ho più sentito.
The end……..
Forse!
non hai perso nulla 🤣🤣🤣🤣 dal tuo esilarante racconto direi che hai solo guadagnato a lasciarlo correre per la sua strada. Riguardo il donare amore, tu ne doni anche troppo, quindi tutto ciò che ti viene elargito forse è anche poco rispetto a quello che fai tu.
Un carissimo abbraccio Valeria, buon 8 marzo…😊😉👍👍🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗❤❤❤❤❤❤❤
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Non hai perso nulla Valy …..
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Da un lato mi dispiace che sia finita il racconto era divertente.
E’ stato solo un bene per te-
Buona giornata
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“a forza di prendere calci ci si stanca”
io non porgo l’altra guancia. sarò poco cristiano, ma uno sgarro mi basta e me lo segno a vita.
Il “vigile”: mi pare tu non abbia perso nulla.
🙂
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No infatti, ho trovato la forza di chiudere.
🙂
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Un vero ” the end” è quando scende un silenzio completo,definitivo.È il migliore riscatto ad una dignità,forse,disprezzata o sottovalutata.
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Giusto
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Non hai perso niente Sister: uomini così non meritano d’avere a fianco nessuna perché troppo pieni di sé e credono che il mondo giri sempre e solo attorno a loro.
Invece persone come te meritano sempre e solo il meglio nella vita, ⭐️💓⭐️💓⭐️💓⭐️💓.
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Grazie Sister, non è stata una gran perdita in fondo.
Io auguro il meglio della vita a te!
⭐️💓⭐️💓⭐️💓⭐️💓⭐️💓⭐️💓
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Grazieeeeeeee, 💖💖💖💖💖💖💖💖💖💖💖!
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cara Valy… buon 8 marzo a te!
che ogni giorno… il tuo Essere donna… sia sempre pieno di Vita e di Amore…💖💗
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Grazie cara Cinzia, scusami leggo solo ora, ti auguro di riuscire a realizzarti ogni giorno perché vali tanto…💙💙🩵🫂🦋
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