Mi sento come se fossi dentro ad un frullatore

Naturalmente non so come ci si senta dentro ad un frullatore, so soltanto che sono molto stanca, mi sembra di non venire mai a capo di niente, mi piacerebbe avere risultati più concreti. A volte ho come la sensazione di agire a vuoto, di compiere tutta una serie di azioni, ma di non arrivare mai da nessuna parte. È una sensazione difficile da spiegare. Vorrei poter recuperare, invece continuo ad avere l’affanno. È dura, vado avanti e cerco di prendere la vita come viene, ma tante volte mi sembra sia tutto sbagliato. Mi chiedo se riuscirò a trovare un po’ di pace, sono momenti. Strani, ma di momenti si tratta e vado avanti. Anche a voi certe volte capita di sentirvi così?

Pubblicato da valy71

Sono appassionata di scrittura da sempre, cerco il mio posto nel mondo ed è proprio per questo motivo che ho deciso di approdare qui. La parola chiave del mio Blog è decisamente l'Amore, l'amore per la vita, in tutte le sue forme e nelle inevitabili diramazioni che la vita ci impone. La vita ci insegna anche quello che non vorremmo mai imparare, lo ripeteva spesso una persona che ho amato tanto, con tutto il cuore, una donna meravigliosa che ora ci osserva e ci protegge da lassù e sono certa che mi voglia bene, come io ne voglio a lei, la amerò per sempre, anche se il destino, che davvero ha molta più fantasia di noi, ha deciso di separare, per così dire, le nostre strade, ma per volersi bene, non basta che amarsi, anche se non ci si vede e non ci si sente più. Il mio dolce saluto arriva fino a lassù e la raggiunge. Le auguro di riposare in pace e di trovare quella felicità che nella vita ha saputo assaporare, nonostante le mille difficoltà che ha incontrato e superato brillantemente. Non fu subito amore a prima vista tra noi, ma abbiamo imparato a volerci bene e a rispettarci. Dove c'è rispetto, c'è amore! Valeria D'Andrea

20 pensieri riguardo “Mi sento come se fossi dentro ad un frullatore

  1. qualche momento no capita a tutti, l’importante è cercare sempre di trovare qualche attimo per se, lasciando da parte tutto ciò che ci circonda e i vari problemi della vita. Mi spiace per il tuo stato d’animo, ma ora si avvicina il week end, magari riuscirai a ritrovare quella serenità che si affaccia al capolino del tuo sguardo di tanto in tanto facendoti fare dei bellissimi sorriso con i quali illumini il mondo, perchè il tuo sole non è fuori, ma dentro di te.
    Un carissimo abbraccio Valeria, buonanotte e buona giornata per domani, coraggio c’è chi ti pensa anche qua…🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗👍👍😊😊😉😉😉😉😉❤❤❤❤

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  2. Tutti i giorni 😘. Questi momenti servono per fare i conti con noi stessi, io li trovo molto utili, l’importante è riuscire a trasformarli in qualcosa di positivo.
    Io ci sto provando, non è facile, ma a volte il cambiamento che aspettiamo può arrivare anche all’improvviso e per puro caso. Tu poi sei una persona che sa vedere ed apprezzare anche il bello della vita e, lo sai, ti ammiro tanto per questo! Quindi sono sicura che un bel cambiamento arriverà presto anche per te, o saprai crearlo tu quando meno te lo aspetti. Un abbraccio cara Vale! Ti sono vicina… .

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  3. Cara Valeria,il tuo articolo termina con una domanda,alla quale replico: sentirsi inconcludenti è una sensazione conosciuta un pò da tutti e oltre al fatto pratico estemporanei di non portare a compimento qualcosa, deriva da un momentaneo esaurimento d’entusiasmo. Via, poi si è più carichi che prima, perdindirindina😄. Un abrazo! Ciao!🖐️🥰🤗🌃

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  4. Da tutta la vita. Poi ho scoperto come amare la meditazione e la semplicità.
    Il fatto è che la società odierna ci bombarda di messaggi a riguardo della famiglia perfetta, la carriera perfetta, l’abitazione perfetta, il corpo perfetto. Utopie non raggiungibili e che, alla lunga, finiscono per spossarci e alimentare questo senso perenne di inadguatezza.
    A mio parere occorre quindi tornare alle cose semplici, e viverle appieno sfruttando tutti i cinque sensi. Può sembrare facile e scontato, ma nelle nostre giornate iper-stressanti si rivela essere una sfida più ardua del previsto.
    Altra arma utile è la “disintossicazione tecnologica”. Non dobbiamo vivere da eremiti, ma staccare (anche solo per delle ore) da questi apparecchi che fi sfiancano gli occhi e stancano la mente.

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  5. un po’ ti capisco…
    ma… io non sono brava come te a scrivere di questi stati d’animo…
    ci sto provando…
    ma… a volte preferisco continuare a tenermi tutto dentro….
    so che è sbagliato….
    un Abbraccio di Luce… 💛🙅🏻🙆🏻 per Te… cara Valy… 💗

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  6. “Anche a voi certe volte capita di sentirvi così?”
    Sì.
    Anche per motivi di lavoro.
    Accade che ci sono montagne da scalare, e bisognerebbe sdoppiarsi.
    L’importante è tenere i nervi saldi (e lo dico io, che sono un incapace a farlo…).

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  7. FANTASIA  E  REALTA’   
       (al tempo del coronavirus)
     
     
    Passano i giorni, passano le ore
    e sempre più mi sento in frullatore.
     
    Di ragionare ho cambiato modo,
    e di sapere ciò quanto mi rodo!
     
    Sto in confusione ogni momento,
    i punti fermi miei — ah, che tormento —
     
    se li è portati via tutti il vento.
     
    Chi fantasia confonde con realtà
    soggetto è a sbalzi umorali
    e il falso prenderà per verità,
    vedendo nel bel tempo temporali.
     
    Scuro ravviserà appena che
    avrà dolore ai piedi, o all’inverso
    vedrà assai tutto rosa se il caffè
    è zuccherato assai e  quindi disperso
     
    sarà di conseguenza un pensier nero.
    E’ questo uno degli effetti di
    sto cacchio di COVID, per cui spero
     
    che vada via presto, e così
    vedrò il pane pane, e sincero
    sarò nel dire vino al vino, Eh sì!
     
    Speriamo che arrivi questo dì.
     
    Sì, voglio rivedere il Dio vero,
    ben ripulire il pensiero mio,
    e illuminarlo tutto per intero:
    più non vedere il Dio che non è Dio.
     
    Se no, finisce qui tutto a schifio!
     
    Ma non era stato detto che
    sarebbe andato tutto bene, neh,
     
    nel 2020, sempre se . . . . . . ?
     
    Brillando fuochi artificiali
    avevan ciò previsto, ma le ali
     
    han messo or le speranze, tali e quali
    le monadi dei tempi liceali.

    (Cassandro)

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    1. Non sono l’unica a sentirmi come se fossi in un frullatore!
      Grazie infinite Cassandro.
      Spesso mi sono sentita Cassandra, non certo perché mia cugina si chiama Alessandra, ma non serve che ti dica il perché, tu lo sai già!
      Valeria

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  8. Non proprio la s3nsazione di sentirmi dentro a un frullatore ma sicuram3nte ci sono stati d3i momenti in passato che anch’io honavuto quella sgradevole sensazione di fare e fare senza avere un riscontro effettivo per il mio fare. Credo che siano momenti che nell’arco di una vita nessuno ne siamo esenti, succede e basta bisogna solo attendere che la sgradevole sensazione passi, perché poi è di questo che si tratta, ciò che si è fatto oggi in m9kti casi il risultato avviene poi, col tempo e non nell’immediatezza. A parte ciò, la cosa che invece mi fa più specie è questo continuo affanno che ti viene, non trascurando e vai dal medico e se da lui jon ottieni niente (personalmente ho pica fiducia d3i medici condotti) rivolgiti a un pleumatologo o altrimenti vai direttamente al Pronto Soccorso, nell’immediatezza ti fanno gli esami necessari e molteplici per capire cosa potrebbe essere la causa. Abbi cura di te e ricordati sempre che la salute è una sola!!! Un abbraccio 🥰

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    1. Credo possa dipendere dalla tiroide, mi è capitato anche in passato. Se gli esami del sangue saranno a posto anche stavolta, mi rivolgerò sicuramente ad uno specialista. Grazie Giusy, sempre tanto cara. Ti abbraccio 🥰

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  9. A volte sì…ma poi succede qualcosa che riaccende la voglia di vivere. Tu sei una forza della natura, Valeria carissima, ce la fai sicuramente ma ascolta le tue sensazioni e, se credi, fai qualche piccolo accertamento giusto per tranquillità, ti abbraccio forte ❤️❤️❤️🖤🖤🖤💜💜💜

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