Sogni davvero strani

Non so dove mi trovassi e questa, di per sé, è già la prima stranezza. Ultimamente mi capita spesso, diciamo che questa condizione di “straniamento” è ricorrente. Forse nella vita mi sento spaesata e, di conseguenza, la sensazione si riflette nel sogno. Stavo dormendo 😴 e ho sognato che c’era il terremoto, uno dei miei incubi ricorrenti. Da bambina, ricordo che sognai che camminavo tra le macerie di un palazzo altissimo, ero da sola, camminavo e non sapevo che cosa fare. L’immagine di questo sogno mi è rimasta impressa. Quando non avevo la patente, ho sognato spesso di guidare, l’automobile si muoveva in autonomia ed io prendevo i comandi. Il sogno era positivo perché prendevo in mano la situazione e, a forza di sognarlo, ho preso la patente e guido. Mi piace moltissimo guidare, se lo faccio con una certa naturalezza lo devo a mio marito che ha avuto pazienza ed ha sempre creduto in me.

Mi ha incoraggiata in tutto, non solo nella guida. È molto bello avere accanto una persona che ti incoraggia, che ha a cuore la tua felicità, che ti sostiene. Mi ha aiutato a fare tante cose ed io sono cambiata molto da quando sono sposata con lui. Naturalmente, non sono mancate e non mancano le difficoltà, non sarebbe un Matrimonio vero ed autentico, invece lo è. Ci siamo sempre sostenuti ed incoraggiati a vicenda. Ho parlato del mio desiderio di maternità, nemmeno lo immaginavo quanto in realtà desiderassi un figlio. Avevo paura di diventare mamma, ma mi spaventava molto di più non diventarlo. Ho sempre sentito dentro di me che non sarebbe successo. Forse perché conosco bene il mio corpo, sebbene mi sottoponessi a visite e controlli, il ginecologo sosteneva che andasse tutto bene e invece no. Ma non sono sola e non è solo mio il dolore con il quale faccio i conti. C’è anche la mancata paternità di mio marito. Io l’ho vissuto in prima persona. Ero già stata operata nel 2011 e fu un intervento dolorosissimo. Persi molto sangue. Avvenne in una maniera assurda. Mi fecero un taglio come per eseguire un cesareo e tentarono di togliere l’utero, ma non essendovi riusciti, lo rattopparono alla bella e meglio, mettendo dei punti metallici. Il tutto è certificato nella cartella clinica. Di tre dottori che hanno eseguito l’intervento, nessuno di loro ha firmato. Mi si riaprì pure la ferita e fummo costretti ad andare di notte al Pronto Soccorso, il chirurgo non venne a parlare con me dopo. Fu una storia allucinante ed assurda. So soltanto che quella notte dormii a casa 🏡 dei miei genitori, stavano a Roma ed io dormii con mio padre. Ero terrorizzata, temevo di morire dissanguata. Ci volle del tempo perché la ferita si rimarginasse ed occorsero delle cure. Fu in quel contesto che conobbi il chirurgo che aveva eseguito l’intervento. Mi aveva scambiata per una stalker, io lo chiamavo per ovvi motivi e non mi rispondeva. Potevo immaginare che si trovasse ad un convegno? Avrebbe potuto farmi chiamare dalla segretaria, ne aveva una antipatica come poche e non pensò che sarebbe bastato scrivermi un SMS. Le cose sono andate nel peggiore dei modi.

Tornando a noi, ho incoraggiato mio marito a parlare del suo dolore perché è un dolore condiviso. Mi ha fatto da infermiere personale nel 2021, ma nel 2018 non fu di grande aiuto. Abbiamo superato tutto, nel sogno ero con lui, durante il terremoto e decidemmo di alzarci. Poi lui è uscito di scena ed io ho proseguito il mio cammino. Ho incontrato un’amica che non vedo ormai da anni e cercavo di consolarla perché la sorella era morta. Si comportò davvero male con me ed io non dissi nulla. Sarebbe lungo raccontare tutto. Non porto rancore a questa persona, ma non mi capacito del suo comportamento. Uno psicologo transazionale disse che fu veramente una stronza. La conosceva, ma io non gli feci il suo nome, avrei potuto farlo, lui è vincolato al segreto professionale, ma io non restituisco male per male. Forse mi sto liberando di tanti pesi.

Nel sogno ho incontrato anche il mio Prof. di Latino e Greco del Liceo, che da qualche anno ha perso una figlia, sono certa che il sogno sia pregno di significato e vi siano diversi collegamenti. Ho deciso di scriverlo, poi io andavo a lavorare e per strada vidi diverse monetine. Una era una medaglia 🏅 e la raccolsi. La mia amica non volle che la consolassi e c’erano altre persone con lei, non ho idea 💡 di chi potessero essere.

Sono rimasta colpita, ma condividere un dolore può allontanare o avvicinare. Avete notato che molte coppie che hanno perso figli hanno finito per separarsi? Noi invece ci siamo stretti nel dolore e siamo ancora insieme. Sempre pronti a combattere per risolvere tante difficoltà e siamo ancora qua.

Pubblicato da valy71

Sono appassionata di scrittura da sempre, cerco il mio posto nel mondo ed è proprio per questo motivo che ho deciso di approdare qui. La parola chiave del mio Blog è decisamente l'Amore, l'amore per la vita, in tutte le sue forme e nelle inevitabili diramazioni che la vita ci impone. La vita ci insegna anche quello che non vorremmo mai imparare, lo ripeteva spesso una persona che ho amato tanto, con tutto il cuore, una donna meravigliosa che ora ci osserva e ci protegge da lassù e sono certa che mi voglia bene, come io ne voglio a lei, la amerò per sempre, anche se il destino, che davvero ha molta più fantasia di noi, ha deciso di separare, per così dire, le nostre strade, ma per volersi bene, non basta che amarsi, anche se non ci si vede e non ci si sente più. Il mio dolce saluto arriva fino a lassù e la raggiunge. Le auguro di riposare in pace e di trovare quella felicità che nella vita ha saputo assaporare, nonostante le mille difficoltà che ha incontrato e superato brillantemente. Non fu subito amore a prima vista tra noi, ma abbiamo imparato a volerci bene e a rispettarci. Dove c'è rispetto, c'è amore! Valeria D'Andrea

12 pensieri riguardo “Sogni davvero strani

  1. Mamma mia Vale, non dev’essere stato per niente facile quello che hai passato… assurdo soprattutto l’intervento del 2011!
    Comunque è vero, certi dolori possono spezzare le coppie, ma se la vostra ha resistito a questi ‘scossoni’, non posso che immaginare quanto sia grande il vostro amore e la vostra voglia di restare insieme e superare ogni difficoltà.
    Sei una donna sensibile e molto forte allo stesso tempo. Ti ammiro, davvero.
    Un abbraccio grande… . 💖

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    1. Cara Ale, ne ho passate tantissime, il 18 maggio 2011 fu una data che non potrò mai dimenticare. Mi hanno trattata malissimo. Mi svegliavo con dolori terribili.
      Ti ringrazio tantissimo, io ammiro te! Ti abbraccio forte 💖

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      1. Come si possa trattare male una persona che sta soffrendo è qualcosa che non comprenderò mai. L’unica cosa positiva che possiamo trarre da questi eventi è la possibilità di rafforzarci. Superare dolori così grandi ci fa avere maggiore consapevolezza di noi stessi, ma anche delle persone che ci circondano. Ripeto, io ti ammiro, perché molta gente si incattivisce dopo certi eventi, mentre tu sei una persona buona, gentile e premurosa. 💖

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      2. In ospedale non esistono solo brave persone, ma anche autentiche canaglie. Ho molto rispetto per tutti i dottori e per il personale. Sono sempre estremamente gentile con tutti.
        Sono contenta di non essere diventata una persona rancorosa.
        Grazie infinite, anche io ti ammiro, un abbraccio 💖

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  2. Sono cose molto forti e personali quelle che racconti, a ogni tuo post, mi sembra di conoscerti un pezzettino di più. Una volta ho letto una citazione che diceva più o meno così: “Ogni persona che incontri viva il suo personale dolore di cui non sai nulla, sii gentile con lei”. Ed è proprio così. Ognuno di noi si porta dentro delle ferite più o meno importanti che agli occhi degli altri sono invisibili.
    Un abbraccio.

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