A volte siamo noi

A volte siamo proprio noi a remarci contro, che lo facciamo consapevolmente o meno, poco importa. Meglio esserne consapevoli di certo. Cerchiamo di fare mille cose, per far tacere quella folla di pensieri dentro la testa, parlo per me ovviamente. Faccio anche per la voglia di fare, per cercare di essere utile, per dare il mio contributo e un tempo ritenevo di non fare mai abbastanza, difficilmente avvertivo un senso di compiutezza. Un po’ era una mia caratteristica caratteriale, un film 🎥 se preferite, per il resto dipendeva anche dalle persone che avevo intorno. Ero fidanzata con Atlante, un nome di fantasia che lo rappresenta perfettamente, inoltre tutela la sua privacy. Ogni volta che ci incontravamo, aveva sempre il muso appeso e regolarmente gli chiedevo che cosa fosse successo stavolta. Certo, avrei potuto resistere di meno, indubbiamente, ma ne ero innamorata e soffrivo della sindrome della crocerossina in maniera esponenziale! Io ti salverò, solo che ad un certo punto, ho dovuto salvare me stessa, non ne potevo più, con tutta la buona volontà. Non dico che non fosse un bravo ragazzo, per carità, ma non era mai contento. Io all’epoca ero una giovane ragazza romantica piena di sentimenti e con una grandissima voglia di vivere! Da ogni poro sprizzavo entusiasmo, credo che la cosa lo infastidisse anche, problemi suoi! Gli opposti si attraggono! Però, se in una situazione c’era un aspetto negativo, potete stare certi che lui lo avrebbe scovato, se non c’era, faceva del suo meglio per trovarlo! Ad un certo punto, presi atto che non ne ero più innamorata e non avrei potuto prenderlo in giro. Non è stato facile, ho avuto un milione di sensi di colpa, ma ho preso l’unica decisione possibile. Mio fratello si stava sposando ed io ero in crisi, che tempismo. Non è stato facile, ma sono sicura che sia stata la scelta giusta. Ho faticato non poco per incontrare il mio principe azzurro, ma questo lo scoprirete nella prossima puntata!