In realtà il suo nome era Rosa, Rosina, dolcemente abbreviato in Nina, era la mia prozia, la zia di papà, di mia zia Cecilia e di zio Francesco, che dorme e riposa con lei, in Abruzzo. Erano molto legati. Era una delle sorelle più grandi, era molto bella e corteggiata, ma scelse di dedicare la sua vita a crescere i fratelli più piccoli, come fossero stati i suoi figli e poi i nipoti. Se non è bontà questa, la sua fu una missione e credo non abbia avuto rimpianti, certo non posso saperlo con sicurezza. Io ero troppo piccola per rivolgerle una domanda del genere, se potessi fargliela oggi, di sicuro lo farei. Avevo un certo timore riverenziale per lei, era una tipa tosta. Mio zio Francesco era il suo cocco, molto ligio ed ubbidiente, zia Cecilia era la cocca di zia Maria, mia prozia anche lei e sorella di zia Nina. Papà, il più piccolo dei fratelli, di chi era il cocco? Della mamma, ma era il ribelle, ha vissuto una vita molto diversa con i suoi amici ed ha aiutato tante persone, ha fatto da fratello maggiore ai suoi fratelli, ma questa è un’altra storia.
Eravamo legatissime. Fu il mio primo appuntamento con la morte, la morte fa parte della vita. Mi sembra incredibile che un giorno non ci sarò più, per ora penso alla vita e al modo in cui posso onorarla. Credo di aver già parlato di lei, uno dei miei più grandi amori, mi sembrava incredibile che se ne fosse andata via, mi arrabbiai persino con lei. Ero molto piccola, non sapevo ancora come funzionasse, ma avevo capito che papà, per non ferirmi, credendo di proteggermi, mi aveva detto una bugia. Un uomo così onesto, come poteva avermi fatto questo? Sentii che parlava di lei al ☎️ telefono non ricordo con chi, non era importante, riferendo testualmente che si era spenta come una candela 🕯 e capii, del resto era già da un po’ di tempo che non la vedevo. Mi dissero che era morta dolcemente e in pace, disse a mamma e papà di tornare a casa 🏡 da quei tesori, mio fratello ed io, che i fratelli stavano venendo a prenderla. Piansi per mesi interi e sto piangendo mentre scrivo di lei. Una volta la feci arrabbiare, ma successe una volta sola e facemmo la pace, le chiesi scusa. Mi chiedevo come avrei fatto senza di lei, la vita fece il suo corso. Sarà che sto soffrendo tanto, ma mi è venuta in mente lei. Riposa in pace, zia Nina carissima, un giorno ci incontreremo di nuovo. Non riuscivo a sopportare l’immagine di un mondo senza di te. Ti bacio con tutto il mio amore, tu sai quanto sia grande e io so quanto fosse intenso e prezioso il tuo amore per me. Ciao zia Nina.
Anch’io ho – ed ho avuto – zii che chiamiamo con un nome, ma il loro vero nome è tutt’altro.
Spesso un omaggio a parenti precedenti, o frutto di circostanze che il tempo ha fatto dimenticare.
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Zia Cecilia la chiamiamo in modo diverso da sempre, con un nomignolo affettuoso che le mise il fratello maggiore e che è rimasto nel tempo.
In famiglia scherziamo molto, papà si diverte spesso a cambiare i nomi a tutti.
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Scriverò un “post” sui cambi di nomi del mio parentado… Grazie x l’idea
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Lieta di averti ispirato!
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Molto dolce e molto commovente questo post in cui ricordi la tua zia, 🙂. C’è tanto affetto nelle parole che le rivolgi e un bene che resterà immutato perché lei continua a vivere dentro di te, nel tuo cuore e nei tuoi pensieri. 🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗
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Grazie di vero cuore ❤️ mia cara Eleonora! 🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🤗🥲🥰🥰🥰🥰🥰
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