
È un ricordo bellissimo, sono trascorsi tantissimi anni ormai, io ero di una timidezza imbarazzante, diventavo tutta rossa, effetto brushing, ma facciamo un passo indietro. Un bel po’ di passi indietro nel tempo.
Ringrazio Kikkanonekka, Andrea, che mi ha fatto tornare in mente questo episodio.
Era il primo marzo del 1991, nel giorno del mio compleanno, erano venti, secondo i calcoli, beata gioventù. Giuseppe, un mio compagno delle Superiori e mio amico, mi portò un mazzo di fiori gigante 💐 in aula 1, alla Facoltà di Giurisprudenza, lui faceva Lettere, l’aula 1 era la più grande. Aveva anche due corridoi lateralmente e immaginatevi studenti stipati in ogni angolo possibile, perfino appesi alle tende, per non parlare di quelli seduti per terra, a gambe rigorosamente incrociate, per prendere appunti. Quel giorno c’era una pallosissima lezione di Storia del Diritto Romano, per correttezza, non dirò il nome del Professore, che si rivelò invero molto umano. La scenetta durò una buona mezz’ora. Non c’era nessun coinvolgimento amoroso tra noi, molto amici, mai è corso tra di noi un love affair, a dirla tutta, rimasi anche stupita 😲 del suo gesto bellissimo. Metà aula si spostò dalla parte nostra, mi disse Elena, la mia compagna di banco, con la quale ci siamo iscritte. Tutti rigorosamente intenti a vedere se ci stessimo baciando, volevo morire, chiesi anche al mio amico ma ora dove li metto i fiori? Lui mi rispose candidamente, sotto al maglione, sì certo risposi io, così si rovinerebbero e sarebbe un peccato, erano bellissimi, poi sembrerei 🤰 incinta, l’aula era stipata di studenti più che mai. La cattedra aveva dei bordi, era sopraelevata, il caso volle che quella mattina trovassimo posto sotto alla cattedra, che tutto sommato, di per sé, non era malaccio come postazione. Feci la vaga, con aria indifferente, firulì firulà ed entrai in aula, sicura che il Prof. mi avrebbe rimproverata. Non disse nulla e rossa, viola, di tutti i colori, presi appunti con i fiori che incombevano. Li portai a spasso anche in mensa e seguii le lezioni pure il pomeriggio, tornai a casa 🏡 sfinita, mi hanno guardato tutti per l’intera giornata, perfino in 🚇 metropolitana e sull’autobus!
Però, ragazzi, che tempi, quelli sì che erano bei tempi e non lo sapevamo. Ci credete che mi è venuta nostalgia di quel giorno?

Io ricordo quando ricevetti un bel mazzo di fiori da parte di una ragazza molto carina che mi faceva il filo.
Fui molto imbarazzato. Giusy era una bella e brava ragazza, ma non ero innamorato di lei. Non si meritava la mia indifferenza.
Grazie per la citazione.
Bello vederti in foto.
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Mi ha fatto piacere citarti, così ora sai come sono, povera Giusy, ma non era colpa tua se non ne eri innamorato. Me ne vengono in mente tantissimi di aneddoti.
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Lui era innamorato certissimo
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Dici?
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Che bello ricevere un mazzo di fiori per il proprio compleanno, 😃.
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Sì, è stato davvero stupendo! 😃
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Eh si, beata gioventù!!! Anch’io alle volte ne ho nostalgia, se non altro perché all’epoca la mia unica incombenza era soltanto quella di studiare e tutto il resto almeno per quanto mi riguarda, era delegato a mia mamma e mio papà ❤
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Lo stesso vale per me, ma studiavo tantissimo, studiare mi piace ancora! ❤
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Anche a me, tanto più che il mio lavoro 4ichiede spesso di corsi di aggiornamento con relativo esame 😊
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