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Penna, carta e calamaio, si fa per dire, come sapete ormai, scrivo per il mio piacere e se qualcuno di voi mi legge, mi fa ancora più piacere. Ca va sans dire, ma il mio vero desiderio è quello di comunicare e avere un riscontro. Spesso si riempiono comunicazioni piene di parole vuote, alla disperata ricerca di qualcosa di sensato da dire, in realtà a me piace comunicare e le conversazioni di questo tipo cerco di eliminarle. Non sempre riusciamo a comprendere e spesso veniamo fraintesi. Quello che mi ferisce è la noncuranza di certe persone, noi faremmo di tutto per loro e ci rendiamo conto di essere per loro del tutto trasparenti, parlo per me ovviamente.
Sono convinta che non ci voglia molto, se ti interessa davvero, il tempo per un amico lo trovi, altrimenti ti passa di mente o se anche ci pensi, non è il momento giusto oppure hai di meglio da fare. Tutto normale, ma umanamente come si fa a non avere aspettative? Sì d’accordo che la diversità è ricchezza, ma la noncuranza fa male. Sarà che io sono diversa, lo sono sempre stata, il tempo per gli altri cerco di trovarlo sempre, questione sempre di volontà.
Va bene così, prendo atto e vado avanti, è proprio vero che siamo solo per pochi. A volte mi sento un po’ scema, so di dover spesso frenare il mio entusiasmo, i miei slanci, ma è davvero così difficile e strano quello che penso?
Mi viene in mente quella canzone di Cocciante; “Non dico che dividerei una montagna, ma andrei a piedi certamente a Bologna, per un amico in più, per un amico in più perché mi sento molto ricco e molto meno infelice e vedo anche quando c’è poca luce per un amico in più, per un amico in più…………”. Quindi non sono l’unica, vabbè potreste dirmi che è solo una canzone, ma non lo è, è un modo di sentire, non farò amicizia con Riccardo.
Ci sono per chi vuole, sono solo rammaricata per quanti speravo ci sarebbero stati e non lo hanno fatto, per me non hanno trovato nemmeno cinque minuti, meglio guardare in faccia la realtà, di certo sopravviverò. Ripenso in modo particolare ad un’amica alla quale tempo fa rivolsi una provocazione e non ha nemmeno risposto, non ha nemmeno aggiunto una parola, si vede che non aveva nè voglia nè interesse, altrimenti cerchi almeno di chiarirti, ma un’altra amica mi ha insegnato che il silenzio è una risposta, ho capito che ha davvero ragione. Meglio un silenzio sincero che inutili frasi di circostanza.
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“penna ,carta e calamaio”….come si diceva una volta, oggi si scrive solo con il computer.
Anche te , scrivi per ricevere un riscontro che spesso non c’è. Non so se tiriferisci al blog o alla vita reale e non vorrei entrare in discussioni private.
un caro saluto 🙂
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A me piace scrivere con il computer, ma preferisco scrivere su un quaderno con una penna. Credo che ognuno di noi desideri avere un riscontro, sia nel blog, che nella vita reale e non mi dispiace affatto che tu abbia fatto questa precisazione, anzi, con molta delicatezza oltretutto. Penso che già prima del Covid, faticavo a comprendere le persone, in generale, figuriamoci dopo. Non trovi anche tu che sia sempre più difficile comunicare e avere riscontri di qualità? Un caro saluto 🙂
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Certo, anche io riscontro la stessa difficoltà….
buon pomeriggio! 🙂
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Purtroppo non viviamo tempi facili…
buon pomeriggio, un caro saluto 👋
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