In fondo ci vuole una giornata da trascorrere a casa. Era da tempo che non ci rimanevo. Sono mesi che esco ogni giorno, alla ricerca disperata di cosa, di chi?
Di un altro oggetto per riempire la mia solitudine, che si rafforza ogni giorno di più. Non so se sia colpa di qualcuno o faccia parte semplicemente della vita.
Gli altri sembrano sempre così appagati, chissà se lo sono davvero o è solo un’apparenza.
Io vado oltre alle apparenze, cerco sempre di scavare, di capire il perché delle cose, di certi comportamenti soprattutto.
Sto sempre attenta a cercare di non ferire nessuno, ma chi si preoccupa di non ferire me?
Nessuno. E’ questa la risposta purtroppo.
Non sto facendo la vittima, prendo semplicemente atto della realtà.
Ho me stessa su cui contare e sono solida, altrimenti sarebbe la fine davvero.
Persone che hai frequentato per anni, alle quali hai dato tanto denaro, in cambio di prestazioni ovviamente.
Non sessuali, ci mancherebbe altro, ho un marito.
Almeno sono capace di portare avanti un rapporto di coppia, non tutti lo sanno fare.
Ti feriscono, tanto chi se ne frega di Valeria. E’ buona, perdona tutti, è stupida, ce la rigiriamo come vogliamo.
No, non è così che funziona.
Le persone buone, per prima cosa, non sono stupide.
Sopportano, ma hanno un limite, oltrepassato il quale non tornano più indietro.
Non è vero che mi va bene tutto.
Sembro arrendevole, ma non lo sono e le mie scelte le so fare. Le ho sempre fatte.
Vorrà dire che resterò sola, tanto non cambia nulla. Non sono io a dover sempre rincorrere gli altri, anche loro, se vogliono, sanno dove trovarmi. Solo che non lo fanno mai, a meno che non serva loro qualcosa.
Non ci sto più. Mi sono stancata di condividere il mio tempo prezioso con chi di me evidentemente non ha capito nulla. Con chi non ha saputo apprezzare.
Io una cosa la so, che se trovassi sul mio cammino, una persona come me, me la terrei ben stretta e questo è sicuro.
Valeria D’Andrea