Che meravigliosa sensazione comporta il sentirsi in pace con se stessi e con il mondo. Qualcuno, invero molto bisognoso di cure, ma davvero, al punto che ha un serio disturbo mentale, vi assicuro che lo so riconoscere, ha ventilato la possibilità che io debba fare pace con il mio cervello. Io sono consapevole di avere una mente complicata, ma ne conosco perfettamente le caratteristiche ed ho imparato a gestirla, non posso dire altrettanto per chi si è preoccupato per me.
Partendo dal presupposto che sarebbe bene che ognuno si occupasse della sua mente e dei suoi affari, sarebbe invero anche una regola di buona educazione, come mai preoccuparsi per me?
Qui le ipotesi probabili e disponibili potrebbero essere le più svariate, la prima che mi viene in mente è l’invidia, come si può cadere in basso. Basta guardare ed osservare attentamente se stessi, per non aver il tempo di osservare altrove.
Guarda te stesso dunque.
Invece no, c’è chi ti deve dire assolutamente come devi vivere la tua vita e non si preoccupa della sua, che ne avrebbe abbondantemente ben donde.
C’è chi si crede bella e per questo non fa nulla di male, c’è chi ha addirittura lo specchio di cartapesta, ma si ritrae in una posa che proprio non le si confà. Tanto da voler assomigliare a Marilyn Monroe, nientedimeno, una delle donne più belle al mondo e in tutto questo si preoccupa di gettare fango su di te perché la sua vita è così scialba, che se dovesse davvero soffermarsi innanzi al su citato specchio di cartapesta o di legno, che dir si voglia, dovrebbe fare ahimè ricorso all’uso di una rivoltella o di qualche metro di corda per impiccarsi giovanilmente, ma no, si preoccupa di me perché mi vuole così bene, da essere preoccupata della mia salute mentale, guarda un po’ che delizia.
Ma non sarebbe bello se a questo mondo, che non siamo capaci di gestire, lo abbiamo dimostrato abbondantemente e ne abbiamo purtroppo sotto agli occhi un chiaro esempio costantemente, imparassimo tutti davvero a guardare noi stessi senza tediare il prossimo?
E’ così difficile ed astruso afferrare tale concetto di una così evidente banalità da apparire lapalissiano?
Non sto dicendo parolacce, suvvia, il Vocabolario Italiano ogni tanto sarebbe bene sfogliarlo, se solo si capisse da che parte si possa aprire.
Queste persone non sanno nemmeno scrivere in Italiano, che è tuttavia la nostra, la loro madrelingua, senza incorrere in numerosi errori di grammatica e di ortografia, materia di classi elementari, ma in tutto questo si preoccupano ancora della mia mente e della seria opportunità che io faccia pace con il cervello, davvero notevole, se non fosse un tantino fuori luogo, per non dire di peggio, sarebbe addirittura divertente.
Io, in realtà, nella mia vita sono in ben altre faccende affaccendata, come amava ripetere la mia maestra delle Elementari, non vado a guardare la vita degli altri e, se pure dovessi riscontrare un qualche tipo di disturbo e ne riscontro tanti, in realtà, in alcuni precisi ambienti, specialmente lavorativi, per così dire, dovrebbero essere tali, ma non lo sono, sembrano piuttosto dei salotti o dei teatri dove trovano sfogo selvaggi attacchi che hanno ben poco di umano. Scene di ordinaria follia, dove persone che hanno capelli di due diversi colori, torniamo sempre allo specchio di cartapesta, ma fa figo mostrarsi con look che di sicuro attirano l’attenzione e lì la fanno da padrone mostrando i loro bonifici con diversi zeri, al punto che nell’ambito di una zoom di formazione, dove per definizione, si dovrebbe per l’appunto formare, ovvero insegnare a degli adepti o neofiti, un mestiere, si dice loro che sono così fighe che si possono permettere di comprare degli occhiali Persol, del costo di duecentonovanta euro all’incirca, euro più od euro meno, senza l’incomodo di dover chiedere il prezzo, tanto loro dispongono più che abbondantemente, buon per loro, forse, della cifra in questione. Si parlava di formazione se non erro, dunque che ci azzecca l’occhiale Persol?
Per quanto mi riguarda, potrebbero tranquillamente acquistare un elicottero in platino, non mi farebbe alcuna impressione, parlavamo per l’appunto di seri problemi mentali, i miei, guarda un po’, ma se dovessimo osservare le loro menti, ahimè, sì che ci sarebbe da soffermarsi e non aggiungo altro perché sono una signora e, sebbene possa risultare che io mi trovi fuori come un balconcino, loro sono fuori misura come attici, dunque la proporzione la dice lunga, con la differenza notevole che io guardo me stessa, loro no.
Che poi diciamola pure tutta, se io mi facessi curare, dietro loro suggerimento, ho i brividi per tutto il corpo, da uno bravo, forse una piccola chance di guarigione l’avrei, loro se si affidassero, quanto prima, ad uno staff di medici bravissimi, davvero preparati e in linea con i migliori protocolli, non so francamente se riuscirebbero a sfangarla, dal momento che soffrono di un serio, quanto fastidioso, disturbo narcisistico della personalità, è un disturbo un tantino serio e fumano una sigaretta dopo l’altra per le loro nevrosi, in quanto devono ogni giorno totalizzare Punti Volume, è importante nella vita, direi quantomeno prioritario.