Basta, non ne posso davvero più, stasera ho toccato il fondo, una persona che, dovrebbe essere a me vicina, mi ha detto, guardandomi negli occhi che è una persona anaffettiva, si vede e lo dimostra in tutti i modi possibili, il problema è che soffre, ma la sofferenza, a questo mondo, in questa vita, non risparmia nessuno di noi, non guarda in faccia nessuno, come questo terribile Covid, un nemico invisibile che miete vittime, senza alcuna pietà. Di certo c’è solo che non vivremo per sempre, siamo qui solo di passaggio, io sono tutta cuore, lui, non faccio nomi, è anaffettivo, due le ipotesi possibili, due gli scenari che si fanno spazio. E’ stato sempre così e io non me ne sono accorta, oppure c’è diventato, io credo sia la seconda la più accreditata, ma il punto è un altro. Qualunque cosa ci accada, siamo responsabili di quello che facciamo con quello che ci capita e non devono essere gli altri a pagarne le conseguenze. Personalmente ho già pagato un conto troppo salato. Non sei capace di volermi bene, è un problema tuo, non ne posso più. Io conosco il tuo dolore, tu non conosci il mio e non ti sforzi nemmeno di conoscerlo. Vi ho dato tutto il mio affetto incondizionato, mi avete sempre scansato, nemmeno fossi stata un’appestata. Io me ne chiamo fuori, ho il mio dolore da accarezzare, tanto, anche se non mi dite la verità, ma ne elargite un pezzo, un brandello alla volta, non sono deficiente, ho capito tutto e Dio solo sa se mi dispiace terribilmente, ma io non c’entro niente. Ho fatto il possibile e l’impossibile per farmi accettare, non sono la benvenuta, tolgo il disturbo, sono stanca di combattere con chi non vuole saperne niente di me. Non riesci nemmeno per un attimo a guardarmi negli occhi e a sorridere, non hai voglia di sorridere, ma di che cosa hai voglia esattamente? Di uno stuolo di soldatini che si mettano sull’attenti, pronti a ricevere i tuoi ordini. E’ questo che ti serve, io non sono un tuo soldatino e non ci può essere spazio per un fratello anaffettivo, che è capace di essere un fratello per tutti, come sei liutante con gli altri, aria fritta è la frase che ami ripetere, è la frase più stronza che io abbia mai sentito in tutta la mia vita, tranne che per l’unica sorella che hai.
Se io avessi una sorella come me, me la terrei stretta, ma tu sei anaffettivo, complimenti, c’è proprio da andarne fieri, un iceberg, stai creando persone a tua immagine e somiglianza, siete tutti troppo impegnati per me, benissimo, mi comporterò di conseguenza, vi tolgo l’incombenza della mia sgradita presenza, tanto non ci siete mai stati, buona vita, io mi farò la vita mia, è ora. Come dice Valentina, giustamente, quando non ce n’è, non ce n’è.