Certo che è dura, non avremmo mai e poi mai potuto immaginare di vivere un periodo simile, nemmeno nei nostri peggiori incubi, si doveva arrivare a tanto? Questa è una domanda che mi sono posta più volte, evidentemente sì. Non posso fare a meno di pensare che il pianeta si stia ribellando, come l’Universo intero. Siamo stati così folli da riuscire a rovinare tutto, se soltanto fossimo stati più attenti. Qui non stiamo ragionando sui se o sui ma, con i quali la storia non si fa. Parliamo di regole semplici, basilari che ci avrebbero reso tutti più umani, ormai è tardi, inutile piangere sul latte versato.
Il tempo avanza inesorabilmente e non si può conservare proprio niente per un’occasione speciale perché ogni giorno che abbiamo il dono e il privilegio di vivere sono l’occasione speciale, non ci sono certezze confezionate o da confezionare, c’è la possibilità di andare avanti e cercare di dare il meglio di noi, per non avere rimpianti un giorno. Per molti aspetti mi sono pacificata con me stessa.
E’ stata una bellissima giornata che ha riservato piacevoli sorprese, quanto mi mancano le Chiese, prima ci andavo sempre, anche per un saluto o una preghiera, ora ho paura perfino di varcare la soglia. Mi ritornano in mente quelle immagini tremende, che mi hanno scioccata, quando erano assiepate di bare, al punto di fungere da cimiteri. E’ accaduto l’impensabile, riusciremo ad uscirne? Ditemi come e quando, lascia stare il telecomando, non voglio più sentire di numeri e statistiche, sembra quasi di trovarci in un lager a cielo aperto, dove quello che hanno scoperto è che il Coronavirus non è stato debellato, ma va? Non ce ne eravamo accorti, non ne avevamo avuto sentore, dicono che ti tolga l’olfatto e il sapore dei cibi. Ho tanta paura, per i miei cari, ancora prima che per me stessa, ho paura di morire. Ritornano le paure antiche, quelle ancestrali, che accompagnano l’uomo da sempre.
Perché non te ne vai via fetente e ci lasci finalmente in pace una buona volta?