Nacqui una mattina calda e soleggiata, ma no, non è vero. Sono nata a Marzo e forse all’ora di pranzo, sono da sempre una buona forchetta. Mio nonno Umberto ne andava fiero, diceva sempre che bisogna diffidare delle persone che non mangiano perché vuol dire che non sono tranquille. Un uomo alto, magro, toscano e con uno spiccato senso dello humour. Simpatico, birbone, talvolta bisbetico e ficcante.
Tornando a noi, a me, in questo caso, nacqui a marzo e in quell’anno nevicava, al punto che il mio papà dovette spalare la neve nel parcheggio di Villa Benedetta per potermi portare a casa. Mi affacciai al mondo sorridendo, ridevo, con i miei occhioni viola, magari mi fossero rimasti; scrutavo tutto, già da allora ero piena di curiosità. Almeno è quanto mi riferiscono, va bene che ho una memoria formidabile, che ho ripreso da papà, ma non posso ricordare proprio quel giorno in particolare. Fu allora che ricevetti la mia prima proposta di matrimonio, da parte del pediatra che mi faceva ballare ed era incantato da me. Per quella vera di proposta ho aspettato parecchio, ma fin da ragazzina, ne ho ricevute diverse, devo dire. Mio fratello scrisse una lettera per me, per la sorellina, ma aveva la varicella, credo, quindi non venne in ospedale. Le presentazioni avvennero a casa e anche di quelle non ricordo nulla. Come non ricordo, se non vagamente, di quella volta che mi tagliò i capelli con le forbici della carta dei bambini e io ridevo come una pazza. Ricordo benissimo quando tagliò i capelli alle mie bambole, dicendomi che sarebbero ricresciuti e ci rimasi malissimo. Avevo una bambolina piccola, deliziosa, con lunghi capelli e una molletta, rimase con i capelli mozzati. Quale amara disillusione. Per non parlare di quando ha impiccato Ciccio bello e non solo. Che volete, ognuno, a quanto pare, ha il fratello che si merita. Vorrei poter dire che non mi è andata così male, ma non vorrei si montasse troppo il capo. Potrei raccontarvi un milione di aneddoti, ma vi farei annoiare. Mamma dice che avevo il sonno così leggero, che per paura di svegliarmi stava attenta perfino a respirare, che famiglia meravigliosa ho avuto, posso soltanto ringraziare!
Che bello rievocare la propria nascita attraverso i racconti e i ricordi degli altri ❤️ I fratelli? Bella palestra sociale, nel bene e nel male!
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Grande Enza, bellissima l’immagine dei fratelli come palestra sociale. La mia posso dire che sia stata senz’altro una palestra di primo livello!!! Lo è tuttora…………….!
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